CD rivista

Schweizer Musikzeitung (No.3 / marzo 2004, tradotto dal francese)
Musica ammaliante
Conrad Zwicky è un musicista di una versatilità che è diventata rara nel nostro tempo, quando la specializzazione è richiesta ovunque: Nella migliore tradizione dei Kapellmeister del XVII e XVIII secolo, compone, dirige, insegna e suona diversi strumenti. Il suo stile, senza essere banale, è chiaro e le sue opere sono scritte per essere comprese e amate al primo ascolto. Strepitosi ritmi ostinati e pieni di temperamento sono un tratto caratteristico del suo linguaggio musicale; come contrasto, melodie ben condotte si sovrappongono o seguono, le loro armonie si muovono in uno spazio tonale espanso.
Bartók e Shostakovich, i modelli ammirati da Zwicky, sono onnipresenti; occasionalmente brillano Prokofiev e Hindemith. Ogni movimento ha il proprio carattere negli schemi collaudati delle forme classiche (Allegro – Lento – Scherzo – Vivace) – un chiaro orientamento per l’ascoltatore. L’esperienza del compositore come esecutore e pedagogo è evidente anche in questo: ogni strumento è trattato secondo le sue possibilità e il suo carattere, le difficoltà tecniche sono superabili, anche per dilettanti avanzati. Il risultato è una musica che “suona bene” e che ogni ensemble d’archi può mettere nel suo programma – con la certezza di un buon successo.
Forse i pezzi più compiuti del CD sono gli etudes orchestrali in virtù della loro irresistibile brevità. La registrazione dell’ensemble è occasionalmente un po’ rovinata da un suono degli archi troppo acuto e incisivo (una lode speciale per Petr Sklenka) e i vari registri mancano talvolta di omogeneità. Eppure: questo CD si raccomanda come un buon incontro di uno stile compositivo che merita attenzione.
Pierre-Alain Chaot (Trad. Wiediscon)

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Recensioni di CD
Giornale musicale svizzero giugno 2004

Notevole organo romantico
(Rheinberger organ sonatas, Wiediscon 9434)

In un numero precedente di questo giornale abbiamo parlato delle opere pianistiche di Rheinberger. Questo compositore ci mostra un lato completamente diverso della sua personalità nelle sue opere per organo. Questa musica è una felice sintesi dell’eredità contrappuntistica di un Johann Sebastian Bach e del Romanticismo tedesco. Si potrebbe facilmente cadere in un pathos esagerato, ma Conrad Zwicky fortunatamente evita questa trappola.
Sul magnifico strumento della Bühlkirche di Zurigo (un organo Goll del 1897 con azione meccanica), l’organista traccia linee chiare e livelli tonali molto diversi, sottolineando meravigliosamente l’architettura di Rheinberger.
Conrad Zwicky, violista e organista, ha più di un’opera dalla sua penna, e ci si compiace di poter accompagnare il compositore e l’analista nel suo cammino verso Rheinberger.
Eppure non c’è nulla di pedante, perché il pensiero intelligente rende il risultato spontaneo e naturale. Registrare un organo romantico è spesso difficile, ma in questo caso è notevole. L’ascoltatore ottiene (specialmente con le cuffie) un suono complessivo che non nasconde nulla delle morbide voci di base e della peculiarità dello strumento.

Thierry Dagon (Traduzione Wiediscon)

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